Chakra: Il suo colore nero ci fa subito collocare
questa pietra tra quelle che lavorano sul primo chakra, ovvero il chakra del
radicamento, dei nostri istinti primordiali e delle emozioni ancestrali.
Il modo in cui l’Onice risuona con il primo chakra, fa sì
che questa pietra aiuti a riportare in equilibrio una specifica forma di paura.
Questa emozione infatti di solito porta a due reazioni: la paralisi o la fuga.
L’Onice lavora sull’aspetto paralizzante della paura, su quelle forme di
incertezza e indecisione che nascono dalla paura di muoversi in una direzione,
di scegliere.
Prendendo in considerazione la Medicina Tradizionale Cinese,
l’emozione della paura corrisponde al movimento Acqua (colore nero), al quale
sono collegati anche le ossa e l’udito. L’Onice infatti aiuta l’apparato
scheletrico rinforzandolo e agevolando la saldatura di eventuali fratture, e
inoltre agisce sull'orecchio esterno e interno, migliorando l’udito ma anche
metaforicamente mettendoci in contatto con noi stessi, permettendoci di
ascoltarci e di percepire la nostra volontà profonda.
In questo modo l’Onice lavora sulla paura paralizzante e la
trasforma: si prende coscienza di sé stessi e della propria volontà e si
acquisisce il coraggio di operare le proprie scelte. Imparando a conoscerci,
accettandoci ed amandoci nella nostra interezza ed aumentando quindi la nostra
autostima. La pietra permette di affermare sé stessi e le proprie scelte senza
lasciarsi influenzare dall'esterno, rafforzando l’identità. Questo tipo di
azione è rispecchiata anche dall'azione sul corpo, infatti l’Onice aiuta a
rinforzare il sistema immunitario, vale a dire le difese della persona da
agenti esterni.
Conoscere noi stessi però significa anche entrare in
contatto con le nostre ombre, con i lati oscuri della nostra personalità, che
spesso rifiutiamo e che magari ci piacciono poco. L’Onice ci permette quindi
non solo di conoscerci, ma anche di integrare la nostra parte oscura con quella
in luce, nell'equilibrio di yin e yang secondo il quale la luce e l’ombra non
esistono l’una senza l’altra. È bene ricordare infatti che questa pietra di
colore nero presenta delle striature bianche, pertanto nella sua stessa
struttura è evidente questa coesistenza e integrazione.
È bene ricordarsi che anche se l’Onice è una pietra che
tende ad agire lentamente e quindi ha bisogno di un po’ di tempo per dare dei
risultati evidenti, bisogna evitare di eccedere nell’uso. Come in tutto
infatti, gli eccessi portano alla trasformazione degli aspetti positivi in
negativi: ad esempio portando un eccesso di autostima a diventare egoismo, o un
eccesso di coraggio a diventare imprudenza. In alcune tradizioni l’Onice è
chiamata anche la pietra degli egoisti, probabilmente per questo motivo.
Inoltre, poiché l’Onice agisce sui flussi di energia del
nostro corpo, è bene non circondarsi di una quantità eccessiva di questo
minerale.
Anima: l’onice
facilita il radicamento
Subconscio:
accresce l’autoconsapevolezza ed il senso di responsabilità; stimola a non farsi
influenzare
Sfera mentale:
favorisce l’obiettività, il controllo ed incentiva il pensiero logico-analitico;
rende realistici e pragmatici
Sfera emotiva:
aumenta la sensazione di essere in grado di affrontare i propri impegni senza
fatica o sforzo
Corpo: l’onice
migliora l’udito e combatte le infiammazioni dell’orecchio interno; stimola la
funzionalità dei nervi; rafforza il sistema immunitario
Elisir: effetto
blando; tutti i metodi di preparazione sono applicabili
Pulizia e Ricarica:
immersione in acqua fredda salata (qualche ora); in alternativa, interventi
Reiki o con fiamma viola o riposo su una famiglia di ametista o di cristallo di
rocca; bagni di sole (no luce diretta) e di luna ne rigenerano la vitalità.
Quando l’onice avrà ceduto tutto il potenziale energetico di cui dispone
diverrà fragile e si romperà; a quel punto è opportuno riconsegnarlo alla
natura, liberandolo in mare o in un corso d’acqua
Utilizzo:
portarlo con sé (in tasca o in un sacchetto in fibra naturale appeso al collo);
indossarlo come pietra montata in collane, bracciali o ciondoli; dormirci,
inserendolo nella federa del cuscino; ottimo durante momenti di meditazione e
trattamenti reiki; si può farlo aderire con un cerotto alla pelle in
corrispondenza del 1° chakra (la varietà nera); minerale importante nei
trattamenti di cristalloterapia
per tornare alla scheda riassuntiva del primo chakra, qui
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